Interflix: girare l’Europa in Autobus

Ho da poco compiuto venticinque anni e se c’è una lezione che posso dire di aver imparato fino a questo momento, è sicuramente quella di non rimandare i propri sogni. Ho passato gran parte dell’ultimo periodo della mia vita a rimandare questo viaggio, perché fondamentalmente non si presentavano mai le condizioni che sognavo. Tra impegni e poco denaro a disposizione, non ho fatto altro che progettare e restare fermotra le mura di casa. Il tempo ha continuato a scorrere e alle venticinque candeline mi sono accorto che nonostante la mia testa continuasse a sognare, le mie gambe restavano ferme.

Così, finalmente, poche settimane fa ho deciso di fottermene del fatto che non ci fossero le condizioni che speravo e mi sono messo in marcia. Ho sempre sognato un viaggio in giro per l’Europa in treno e d’estate. La stagione migliore per fare un’esperienza del genere. Anche durante l’ultima stagione esitva non c’è stata la possibilità di partire e così ho deciso di prenotare il tutto per l’ultima settimana di novembre e la prima di dicembre. Ho cambiato anche il mezzo di trasporto, in quanto ho scoperto la meravigliosa offerta di Flixbus chiamata Interflix: cinque biglietti per altrettante destinazioni a soli 100 euro.
Ho riempito il mio zaino e finalmente sono partito.

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Si parte!

Ho deciso di visitare le seguenti cinque città: Berlino, Copenaghen, Amsterdam, Gent e Parigi. Ho organizzato il mio viaggio cercando di muovermi sempre durante la notte. Principalmente per due motivi: il primo per perdere il minor tempo possibile, viaggiare di giorno avrebbe significato buttare via ore preziose e secondo, per risparmiare sulle notti da passare in ostello. Ostelli nei quali alla fine ho trascorso sette notti, dato che nell’ultima tappa, Parigi, ho avuto la fortuna di essere ospitato da un mio caro amico. In totale tra Berlino, Copenaghen e Amsterdam, sette notti mi sono venute a costare intorno ai 150 euro. Una cifra tuttosommato accettabile.

Partiamo da quella che è stata la prima tappa, la meravigliosa Berlino. Ho alloggiato al City Hostel, un ostello che si trova in una posizione veramente comoda. A piedi si possono raggiungere le attrazioni principali della città come la Porta di Brandeburgo, il memoriale per gli ebrei, il Parlamento tedesco e anche Check Point Charlie. Di Berlino mi ha colpito la grandezza, l’ampiezza, la quantità infinita di storia. Non mi sono fatto mancare ovviamente la camminata di fianco al chilometro di muro che è rimasto intatto, parte della città dove vi sembrerà di rivivere quei giorni dove si parlava di Est e Ovest. Per concludere, immancabile la visita alla torre della televisione, dalla quale potrete godervi in maniera ottimale la bellezza di questa capitale.

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La Porta di Brandeburgo

Dopo tre giorni trascorsi a Berlino, mi sono diretto a Copenaghen. Il punto più a nord del mio viaggio. L’impatto con il clima è stato a dir poco disastroso. Copritevi bene se decidete di andare in questi mesi. Per il resto che dire, passeggiando per le vie della capitale danese pare di essere in un universo parallelo. Ogni cosa è al suo posto, l’efficienza è delle migliori, l’educazione e l’inglese fantastico della gente del posto. Colpisce la quantità di biciclette e l’utilizzo di queste da parte dei cittadini in qualsiasi momento, indipendentemente dal tempo meteorologico. E poi, con l’avvicinarsi del periodo natalizio, Copenaghen si trasforma in una vera e propria favola. Il tramonto al canale Nyhavn è qualcosa di difficile da descrivere, l’esplosione di profumi e sapori che fuoriesce dal mercatino di Natale, fino al parco giochi Tivoli che di sera è veramente un’esperienza da fare e rifare. Qui ho alloggiato all’ostello Backpackers, l’ultimo posto per chi vuole stare comodo, uno dei primi per chi vuole risparmiare, come il sottoscritto. Colgo l’occasione per consigliarvi un locale sublime dove cenare, il Paludan bog & cafè. Una libreria che la sera si trasforma in un ristorante, dove potrete assaggiare deliziosi panini e dell’ottima birra, accerchiati da scaffali pieni di libri. Una meraviglia.

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Il meraviglioso Nyhavn

La terza tappa è stata Amsterdam. Devo ammettere che la prima sera l’impressione non è stata delle migliori. Probabilmente per essermi imbattuto direttamente in ciò per cui la capitale olandese è, purtroppo, famosa. La trasgressione. Dico purtroppo perché nei giorni seguenti ho potuto ammirarla e goderla durante le ore giornaliere, e camminando tra le sue vie, mi sono felicemente ricreduto. Questo numero infinito di canali, la sensazione di sentirsi perso praticamente in qualsiasi momento. I mattoni, le case storte e i musei. Che delizia quello di Van Gogh e che bella scoperta la casa di Rembrandt. Forse l’unica pecca è stata la scelta dell’ostello WOW Amsterdam, situato ad una mezz’oretta dal centro. Il quale mi ha costretto a dovermi muovere sempre con i mezzi. Vi consiglio quindi di stazionare il più vicino possibile al centro della città. Per quanto riguarda la casa di Anna Frank, informatevi prima di andare perché a causa di lavori i biglietti in questo periodo sono disponibili solo online ed io purtroppo ho trovato tutto esaurito.

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Passeggiando tra le vie di Amsterdam

Dopo l’Olanda è stata la volta del Belgio, precisamente della incantevole Gent. Una gemma piccolissima che vi farà perdere il fiato. Qui ci ho passato soltanto una giornata, più che sufficiente per girarla e godersela. Fate in modo di trovarvi li anche la sera, perché la città illuminata vi lascierà senza parole. Mentre tra una foto e l’altra vi stancherete e non saprete dove riposarvi, entrate in un bar e ordinate una cioccolata accompagnata da un waffle. Il gusto delizioso di queste specialità del posto vi rimarrà impresso per giorni. Da questo magico posto vi porterete dietro una sensazione di calma e tranquillità, che dubito potrete respirare in un’altrà città.

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La favolosa Gent con l’abito da sera

L’ultima tappa del viaggio è stata Parigi. Per la capitale francese le parole non sono necessarie. Cercare di scegliere la vista che più mi ha colpito è veramente difficile. Ho avuto la fortuna di trovare il Louvre non proprio pieno. La vista della Gioconda e dei quadri italiani, è stata una boccata d’ossigeno purissimo. Ti chiedi come sia possibile che degli esseri umani siano stati in grado di creare capolavori del genere.  Passeggiando per la capitale francese ci si rende conto che è di un livello superiore rispetto alle altre città. Tutto è di una bellezza incredibile, ogni cosa sembra assumere un aspetto romantico e la maestosa torre non smetteresti mai di guardarla.  Cosa posso consigliarvi se non sedervi in un bar qualunque, ordinare un vino francese e godervi lo spettacolo. Che altro dire, penso proprio che non esista posto migliore per innamorarsi.

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Da togliere il fiato.

Dopo quattordici giorni di viaggio ho dovuto salutare anche Parigi e ritornare a casa. Un’esperienza, questa, che consiglio a tutti quanti. Innanzitutto per l’efficienza di Flixbus. Viaggiando con questa compagnia avrete a vostra disposizione Wi-Fi, prese per caricare il cellulare, bagno e dei sedili comodi.
Stare in giro per così tanto è stancante, ma ne vale assolutamente la pena.
Ho fatto tutto questo da solo, perché sono convinto che un’esperienza come questa debba essere fatta in solitaria. Ognuno ha i propri tempi, le proprie abitudini e stare con qualcuno per tutti quei giorni, alla lunga, rischierebbe di diventare pesante. E poi da soli ho la netta sensazione che si possa godere al massimo ogni cosa.
Concludo tornando da dove avevo iniziato, ovvero alla lezione che ho imparato.
Non rimandate i vostri sogni, qualsiasi essi siano.
Perché credetemi, è veramente bello essere quì, davanti al p,c e raccontarvi che l’ho fatto. Che ho preso lo zaino, ho smesso di trovare scuse e sono partito. E la fortuna mi ha seguito, facendo sì che la mia preoccupazione più grande, il meteo, fosse quasi perfetto per tutte e due le settimane.

“Viaggia. Il denaro si recupera, il tempo no.”

Viaggiate per scoprire, per imparare, per conoscervi, per mettervi alla prova.
Viaggiate perché è l’unico modo per capire che in fondo, in qualsiasi posto del mondo, siamo tutti uguali.
Stiamo tutti combattendo la stessa sfida, dalla quale a volte è necessario prendersi una pausa, e godersi il meraviglioso spettacolo che è il mondo che ci circonda.

Gezim Qadraku.